Torniamo a parlare dello squisito connubio musica/videogame per rispettare la promessa della settimana scorsa, quando abbiamo parlato dei
music remix di street fighter 2 . Qual'era la promessa? Quella di parlarvi di uno dei pezzi di musica per
NES più amati, coverizzati e rappresentativi dell'era
8 bit; non è il tema di
Super Mario Bros e non è quello di
Final Fantasy, bensì (rullo di tamburi) il tema del livello della
luna del gioco di
Duck Tales! Uno dei primi "tie in" con senso di esistere: anzi, addirittura uno dei
migliori giochi per NES da riscoprire.
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Facciamo un tuffo nel passato: l'anno è il 1990, in Italia i cartoni animati di
Duck Tales venivano mandati in onda già da due anni su
Raiuno, e il 14 dicembre arrivava nei negozi il videogioco tratto dalla serie. Erano tempi in cui la ben conosciuta equazione videoludica "tie-in = schifezza" stava venendo smentita grazie alla gestione
Capcom delle licenze
Disney, una proficua collaborazione che nello spazio di circa 5 anni (dal 1989 al 1994, senza fare troppo i fiscali) aveva prodotto, tra gli altri, piccole perle come
Disney's Magical Quest,
Goof Troop e
Aladdin.
Duck Tales per
NES fu proprio il primo passo di questo glorioso sodalizio: affidato alle abili mani di
Keiji Inafune (
Megaman,
Resident Evil 4,
Street Fighter 4) e
Tokuro Fujiwara (
Strider,
Breathe of Fire,
Mad World), il gioco era un platform con una scelta dei livelli non lineare; lo scopo del gioco era guidare
Zio Paperone alla ricerca di sei tesori attraverso altrettanti livelli, da superare affidandosi al bastone del papero più ricco del mondo, che poteva essere usato per colpire nemici e ambienti e per saltare più in alto a mo' di pogo.
Il punto però è un altro, o perlomeno è un altro il particolare di cui vogliamo parlare; il livello ambientato sulla luna è rimasto impresso nelle menti di molti videogiocatori d'annata per un motivo preciso: la musica, uno dei pezzi più commoventi e ben riusciti dell'era
8 bit, veramente da Oscar.
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La responsabilità di aver creato una simile pietra miliare della musica videoludica va a
Yoshihiro Sakaguchi, compositore al soldo di
Capcom e autore delle musiche anche per
Final Fight e
Street Fighter 2 Hyper Fighting insieme a
Yoko Shimomura. Il pezzo è stato coverizzato e remixato un po' dappertutto in diversi stili, che spaziano dall'elettronica al metal, come nei casi del lavoro di
Star Salzman per
OCRemix o dei
Year 200x, cover band metal dei più famosi successi videoludici.
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Naturalmente un simile successo non sarebbe mai stato possibile senza un appoggio più che sfegatato da parte dei fan di tutto il mondo; appoggio che ha fatto persino sì che, a dodici anni esatti di distanza dalla pubblicazione del gioco, un fan, il cui nickname sulla rete è
Skrybe, riuscisse a rintracciare grazie ai potenti mezzi del web la produttrice americana di
Duck Tales,
Darlene Waddington, che si prestò gentilmente a una
mini intervista via email .
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D'altro canto si parla di un tema musicale entrato nel cuore di ben 1.670.000 giocatori, tanto ha venduto il tie-in. Sul gioco non mancano ovviamente le curiosità, prima tra tutti l'immancabile censura imposta dalla
Nintendo of America, che nelle versioni USA ed Europea ha provveduto, come da manuale, a rimuovere le croci da tutte le tombe nel livello ambientato in Transilvania. La versione beta del gioco tralaltro proponeva una variazione proprio del celeberrimo "
moon theme": una versione più lenta e dal diverso arrangiamento.
A dire l'ultima parola sull'argomento, e forse a stendere un velo dissacrante su uno dei più bei ricordi videoludici di parecchi giocatori attempati (me compreso, confesso, mi ricordo ancora quando mia madre si presentò a casa dal lavoro stringendo tra le mani la confezione della cartuccia^_^), vorrei che fosse
BrentalFloss, uno dei maestri dell'umorismo videoludico-musicale made in
YouTube; con la sua cover, che getta una luce particolare sulla canzone e sulla serie dei
Duck Tales.
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Anche per questa volta è tutto...."dream on!"